UR Vistahermosa disegna un dispositivo di selezione embrionale per evitare gravidanze multiple - UR internazionale

UR Vistahermosa disegna un dispositivo di selezione embrionale per evitare gravidanze multiple

La ricerca, realizzata durante 10 anni dall’Istituto di Elettrochimica Applicata dell’Università di Alicante, ha portato alla creazione di un sensore capace di misurare la viabilità di impianto e sviluppo dell’embrione

 
Trovare criteri per selezionare gli embrioni migliori da trasferire in funzione dei cambiamenti metabolici che si producono nel suo mezzo di sviluppo, è l’obiettivo che ha spinto l’Unità di Riproduzione Vistahermosa ad iniziare, quasi 10 anni fa, la ricerca e l’analisi delle proteine generate nella coltura dell’embrione risultante da una fecondazione in vitro.
foto-sensor_UR-Vistahermosa-Reproducción-Asistida-Alicante-febrero-2016-310x233Per questo motivo, il centro di Medicina Riproduttiva alicantino si è alleato con l’Istituto di elettrochimica dell’Università di Alicante, iniciando un complesso progetto che è sfociato nella creazione di un innovatore sensore elettrochimico che è capace di individuare, mediante la viabilità, possibilità di impianto e sviluppo evolutivo dell’embrione.
“Il percorso è stato lungo e complicato, ma il risultato è altamente soddisfacente, dal momento che abbiamo tra le mani un dispositivo fondamentale in tecniche di riproduzione assistita. La percentuale di riuscita che aspettiamo sono così alte che ci permetterà l’impianto di un solo embrione in modo da evitare le gravidanze multiple”, assicura il direttore dell’Unità di Riproduzione Vistahermosa e promotore della ricerca, José Jesús López Gálvez, che ha potuto contare sull’appoggio del responsabile del Laboratorio del centro, Juan Manuel Moreno.
Si tratta di un metodo semplice e pratico, senza costi elevati, accessibile ed universale, che ottimizza il processo di selezione di embrioni. “Attualmente i centri di riproduzione ci basiamo in criteri morfologici, genetici e di crescita e sviluppo (time lapse); adesso ne aggiungiamo un quarto, il metabolomico, mediante l’analisi delle proteine generate nel mezzo di coltura dell’embrione”, afferma López Gálvez.
In questo momento e nel corso del prossimo anno, l’Unità di Riproduzione Vistahermosa e l’Istituto Universitario di Elettrochimica Applicata baseranno la loro collaborazione nel testare l’efficacia di questo diapositivo. “Speriamo che i risultati siano positivi”, indica Vicente Montiel, direttore di questo dipartimento universitario, che ha alternato la direzione del progetto con il professore Jesús Iniesta.

Il Lactato, vitale nello sviluppo embrionale

Il direttore dell’Istituto Universitario di Elettrochimica spiega che “dopo l’analisi dei diversi composti che si concentravano nella microgoccia della coltura dell’embrione, si è scommesso sul Lactato come marcatore”.
“Questa sostenza è un metabolito presente nei mezzi di coltura embrionali e numerosi studi hanno rilevato che è vitale durante i primi giorni dello sviluppo embrionale”, segnala Montiel, che sottolinea che “il maggiore o minore consumo di questo matabolito durante la crescita dell’embrione umano ci può offrire informazioni sulla sua qualità e viabilità, in modo che l’embriologo disponga di uno strumento aggiuntivo per realizzare un’ottima selezione dell’embrione nel momento del trasferimento all’utero della donna”.
Il direttore della Segreteria di Ricerca dell’Università di Alicante, Juan Mora, come ricercatore ha qualificato come “eccellente”, dal punto di Foto-RP-sensor-electroquímico_UR-Vistahermosa_Reproducción-Asistida-Alicante-febrero-2016-310x207 UR recepcion personalvista scientifico, il risultato di questo progetto e come “meraviglioso” dal punto di vista sociale, dal momento che consiste in una sfida importante per migliorare la qualità di vita delle persone.
Mora si è congratulato con i protagonisti della ricerca e li considera come un esempio dei grandi frutti che si possono raccogliere quando l’Università e le aziende si prendono per mano per fare ricerca.
Allo stesso modo, il direttore del Dipartimento di Genetica Vistahermosa, Joaquín Rueda, sottolinea la “alta qualità dei gruppi scientifici di Alicante, così come aziende che si prestano alla collaborazione in progetti innovativi”. Rueda richiede un maggior coinvolgimento delle istituzioni politiche perché facilitino questo tipo di collaborazioni con investimenti in progetti di ricerca.
Il dottor López Gálvez insiste nel grato rapporto dell’Unità di Riproduzione con le università della provincia, sia la Miguel Hernández che quella di Alicante: con l’Università Miguel Hernández la collaborazione è a livello docente, grazie al programma di Master in Medicina Riproduttiva e Genetica, il più antico e prestigioso nel nostro paese; con l’Università di Alicante è a livello di ricerca, così come dimostra il dispositivo pioniero di selezione embrionale.